lunedì 10 agosto 2015

Happy birthday Snoopy! Anzi no.



Snoopy, l'amatissimo personaggio della striscia Peanuts, compie oggi 65 anni, o almeno, così pare. In realtà non si capisce bene quando sia effettivamente nato il celebre bracchetto della serie Peanuts. 
Il cane di Charlie Brown apparve infatti per la prima volta in questa strip il 4 ottobre 1950


Ancora non aveva un nome, che gli fu dato ufficialmente qualche giorno dopo, il 10 novembre, quando Schultz si decise per Snoopy dopo aver scartato il nome Sniffy perché già esistente e valutandolo migliore di Spike, che era il nome del proprio cane e col quale successivamente chiamò uno dei fratelli di Snoopy, quello smilzo che vive nel deserto (Snoopy ha sette tra fratelli e sorelle: Andy, Pallino, Belle, Molly, Olaf, Rover e Spike).


Ancora non era chiaro chi ne fosse il padrone, enigma svelato solo l'anno successivo, il 4 settembre 1951, quando la cuccia di Snoopy apparve nel cortile della casa di Charlie Brown...


... dormendoci sopra, caratteristica più nota del personaggio, solo 8 anni dopo, in una strip apparsa il 12 dicembre 1958


Se i primi eventi caratteristici possiamo però dare data certa, per quel che riguarda la data di nascita le cose si complicano. Abbiamo detto che apparve per la prima volta il 4 ottobre 1950, ma Schultz sembra indicare che sia nato il 28 agosto, quando proprio in quella data, nel 1951, fece apparire questa striscia:


 Tutto risolto? No, perché il 10 agosto 1968 apparve quest'altra strip, con un nuovo compleanno:


Insomma, quando effettivamente sia nato Snoopy non è dato sapere, ma alla fine ciò che conta è che esista, continui a scrivere romanzi impubblicabili e a combattere le sue battaglie nei cieli di Francia, non credete?

domenica 14 giugno 2015

Inquisizione californiana


La storia è questa: una ragazza californiana ventenne, tale Tara Schultz, rimane turbata turbatissima nello scoprire nel corso di inglese che sta seguendo al Crafton Hills College di Yucaipa la presenza delle letture di alcune graphic novels tra cui Persepolis di Marjane Satrapi, Sandman Casa di Bambole di Neil Gaiman, Fun Home di Alison Bechdel e Y:L'ultimo uomo di Brian K. Vaughn  ("Mi aspettavo Batman e Robin, non pornografia"). 
L'impressionabile e quantomai sensibile ragazza riporta il trauma subito ai propri genitori, i quali, paladini della moralità, sono partiti lancia in resta e per vie legali hanno chiesto lo "sradicamento" di tali abominevoli letture dal programma del College e di vietarne la vendita nella libreria del campus che ospita la delicata figliola, lamentando il fatto che nessun avvertimento è stato posto circa il contenuto di suddette opere.
Ryan Bartlett, il professore che tiene il corso da alcuni anni e di cui nessuno finora si era lamentato ha dichiarato a sua difesa (ed è incredibile che ci si debba difendere da casi simili): "Ho scelto per il mio corso di Inglese delle graphic novel molto acclamate e vincitrici di numerosi premi. Le ho scelte non perché siano meramente "vivaci", ma perché ognuna di queste parla delle sofferenze della condizione umana. Come disse Faulkner, "Il cuore umano in conflitto con se stesso è l'unico argomanto sul quale vale la pena scrivere". lo stesso potrebbe essere detto su ciò che vale la pena leggere. I personaggi protagonisti di tali racconti sono degli individui inquieti, che affrontano problemi di moralità, scoperta di se stessi, crisi sentimentali e così via".
L'allegra banda inquisitoria non è riuscita - per fortuna - nel proprio intento, e va bene così. A me però ora è rimasta la curiosità di vedere le facce di queste persone: così, giusto per sapere se somigliano a queste: 


martedì 17 marzo 2015

La morte di Zio Paperone


Ebbene sì: per chi non lo sapesse, il vecchio taccagno pare sia passato a miglior vita. Se ne accenna, tra le altre cose, presso il Salone del Lutto.

martedì 10 marzo 2015

Già tre anni

Sono già tre anni che ci ha lasciato Moebius. Lo ricordiamo con un documentario a lui dedicato dal canale inglese BBC 4, per chi ha voglia e pazienza di guardarlo.